Accademia di Belle Arti di Brera. Corso di Fotografia, prof. Cosmo Laera



martedì 31 gennaio 2012

PRIMA NEVE!

foto modificate con lighroom.



t 1/250 F 8.0 ISO 400 modalità manuale
creatività a colori - colore CP 3


t 1/125 F 5.0 ISO 80 modalità programma
creatività bianco e nero - tonalità seppia


t 1/100 F 7.1 ISO 400 modalità manuale
creatività a colori - tempi andati

t 1/400 F 8.0 ISO 400
creatività bianco e nero - effetto 3


t 1/1000 F 8.0 ISO 400
creatività a colori - colore CP3

t 1/320 F 8.0 ISO 400
filtro bianco e nero - filtro giallo

t 1/400 F 8.0 ISO 400
creatività - positivo diretto

domenica 29 gennaio 2012

PRIMA VISIONE 2011 - i Fotografi e Milano

La Galleria Bel Vedere, in collaborazione con il GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale) propone una selezione di immagini realizzate nel 2011 da quarantaquattro fotografi che hanno scelto Milano come terreno di riflessione o di scoperta.
Torna alla Galleria Bel Vedere l’appuntamento con Prima Visione, una mostra che è diventata un momento d’incontro grazie al quale la fotografia riflette sugli eventi e sui mutamenti che hanno coinvolto Milano. La città, rispetto allo scorso anno, è cambiata così come sono cambiate le persone che la governano. Al centro dell’obiettivo di quarantaquattro autori, affermati o giovanissimi, ritroviamo ancora i grandi cantieri che hanno mutato il suo profilo, ma anche periferie, architetture e strade di storica bellezza. Consiglio di andare a vedere questa mostra: si trova a Milano in via Santa Maria Valle 5 (Metropolitana: fermata Missori) e resterà aperta dal 27 gennaio al 3 marzo 2012 da martedì a sabato, ore 15-19, ingresso libero. 


|inaugurazione: 26 Gennaio 2012, IO C'ERO!|
















ecco l'atmosfera:

t 1/15 F 4.0 ISO 800

t 1/60 F 4.0 ISO 800

t 1/25 F 4.0 ISO 800


Gli autori:
Fabrizio Annibali, Pietro Baroni, Gabriele Basilico, Marco Beck Peccoz, Marika Bertoni, Marcello Bonfanti, Maurizio Camagna, Marisa Chiodo, Annalisa Cimmino, Maurizio Cogliandro, Cesare Colombo, Sergio Dahò, Stefano De Grandis, Edoardo Delille, Riccardo Del Conte, Alessandro Falcone, Jacopo Farina, Marco Garofalo, Giovanni Hänninen, Alessandro Imbriaco, Marco Introini, Daniele Iodice, Cosmo Laera, Sirio Magnabosco, Sara Magni, Beatrice Mancini, Anna Maria Mastrovito, Paolo Mazzo, Cristina Omenetto, Stefano Pavesi, Simone Perolari, Barnaba Ponchielli, Andrea Pugiotto, Luca Quagliato, Francesco Radino, Moira Ricci, Gabriele Rossi, Calogero Russo, Claudio Sabatino, Antonino Savojardo, Emiliano Scatarzi, Andrea Schianchi, Naoki Tomasini, Zoe Vincenti.


Queste sono alcune delle fotografie della mostra:


t 1/160 F 4.0 ISO 800

t 1/80 F 4.0 ISO 800

t 1/60 F 4.0 ISO 800

t 1/160 F 4.0 ISO 800

t 1/160 F 4.0 ISO 800


Per vedere tutte le fotografie: http://www.belvederefoto.it/

venerdì 27 gennaio 2012

Tecnica Stitching

http://www.nital.it/experience/photo-stitching.php

Questa tecnica consiste nell' assemblare più fotogrammi scattati su unico scenario per ottenere un'unica immagine finale. Il termine Stitching viene letteralmente tradotto dall'inglese in cucire, unire. Generalmente si è soliti associare questa tecnica alla fotografia panoramica, ma in realtà i campi di applicazione sono vari.
Quando si vuole o deve aumentare notevolmente le dimensioni del file senza perdita di qualità e per ottenere stampe di dimensioni estremizzate e talvolta illimitate su tipologie di soggetti statici a dettaglio infinito, è possibile ricorrere a questa tecnia che dà certamente migliori risultati di gran lunga superiori a quanto consentito dal sensore della fotocamera digitale in unico scatto.
Ecco alcune immagini ottenute con questa tecnica:

Ingrandisci
L’Alpago e il gruppo del Monte Cavallo visti dal Nevegal (Belluno):
12 scatti verticali
Ingrandisci
Dolomiti, Passo Sella (Alto Adige):
10 scatti a mano libera in verticale
Susegana (Treviso), il Castello di San Salvatore:
15 scatti Verticali a mano libera
Ingrandisci
Notturno della piazza di Orvieto:
20 scatti in doppia riga

Dorsi Digitali


ecco alcuni esempi:


IQ 160
dimensioni del sensore: 53,9mm x 40,4mm
risoluzione 60,5 megapixel
sensibilità alla luce (ISO) 50-800
tempo di esposizione 1/10000 - 1minuto 
 

IQ 140
dimensioni del sensore: 43,9mm x 32,9mm
risoluzione 40 megapixel
sensibilità alla luce (ISO) 50-800
tempo di esposizione 1/10000 - 1minuto



IQ180 dorso digitale
IQ 180
dimensioni del sensore: 53,7mm x 40,4mm
risoluzione 80 megapixel
sensibilità alla luce (ISO) 35-800
tempo di esposizione 1/10000 - 2minuti



 

Obiettivo Decentrabile

Questi obiettivi speciali con i loro movimenti di basclumento e di decentramento ampliano ulteriormente le possibilità fotografiche. I movimenti di decentramento consentono di ottenere un'ampia profondità di campo anche con apertura massima del diaframma e di mantenere a fuoco l'intero soggetto. I movimenti di bascualmento correggono l'effetto trapezoidale che si può osservare nelle foto di oggetti allungati, ad esempio di edifici, in modo che il soggetto non risulti distorto.

TS-E 24 mm f/3.5 L II
Canon TS-E 24mm f/3.5L II
è stato messo a punto per offrire una qualità eccezionale dell'immagine anche ai margini dell'inquadratura. La rotazione indipendente dei meccanismi di basculaggio e decentramento consentono la massima libertà creativa.
Canon TS-E 45mm f/2.8
Canon TS-E 90mm f/2.8

TS-E 17 mm f/4 L
Canon TS-E 17mm f/4L
Progettato per la fotografia in architettura, vanta una distorsione minima e offre una nitidezza ottimale su tutto il campo visivo. La rotazione indipendente dei meccanismi di basculaggio e decentramento assicura la massima versatilità.




domenica 22 gennaio 2012

ESERCITAZIONE N° 7 - composizione dell'immagine

Macchina fotografica utilizzata: Canon PowerShot SX130 IS

t 1/800 F 4.5 ISO 1600

t 1/1600 F 8.0 ISO 200

t 1/15 F 5.0 ISO 100
t 1''3 F8.0 ISO 400
t 1/10 F 5.0 ISO 100

t 1/250 F 5.0 ISO 800


giovedì 19 gennaio 2012

Dal sito: www.mufoco.org...

Dalla collezione: "Fondo Gabriele Basilico": Comprende una selezione di fotografie appartenenti alla serie Milano. Ritratti di fabbriche, il lavoro di ricognizione e di lettura sulle fabbriche presenti nell’area milanese ancora attive o già dismesse che  Gabriele Basilico conduce alla fine degli anni Ottanta e che segna in modo significativo l’avvio della sua lunga ricerca sul paesaggio urbano e sulle sue modificazioni nel passaggio alla fase postindustriale
Gabriele Basilico. Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980

Gabriele Basilico. Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980


Dalla collezione "Raccolta Ontologica": Accoglie opere fotografiche e video di autori diversi, sia italiani che stranieri. Comprende una sezione storica e una più ampia sezione contemporanea
Alfredo Jaar. Field, Road, Cloud, 2007

Gunther Brus. Ana, 1964


Edizioni Brogi. Milano, La Cattedrale, 1910 ca.



Dalla collezione "Fondo Mario Cattaneo": Il fondo comprende l’opera completa di Mario Cattaneo, un autore che appartiene a quella generazione di fotografi italiani che nella seconda metà del Novecento trovano nell’ambiente dei circoli fotoamatoriali un luogo di espressione e di dibattito sulla fotografia. I temi prevalenti nelle ricerche fotografiche dell’autore sono il reportage sociale e di costume e il ritratto.
Mario Cattaneo. Dalla serie Una domenica all'idroscalo, Milano, anno '60

Mario Cattaneo. Dalla serie Balera, Milano, fine anni '50 - inizio anni '60

Mario Cattaneo. Dalla serie Luna Park, Milano, fine anni '50 - inizio anni '60



Dalla collezione "Fondo Lanfranco Colombo":L’importante fondo comprende fotografie, documenti, libri che, nel loro insieme, rispecchiano la trentennale attività della galleria Il Diaframma di Milano, diretta da Lanfranco Colombo. La raccolta di fotografie è assai eterogenea e comprende grandi maestri della fotografia storica e contemporanea, italiani e stranieri, giovani, professionisti, dilettanti, abbracciando ogni area della fotografia, dal reportage alla ricerca artistica, dalle produzioni professionali (moda, pubblicità, sport) a quelle fotoamatoriali.

Ferdinando Scianna. Dalla seria Marpessa un racconto, 1987


Dalla collezione "Fondo Federico Patellani": Il fondo è molto vasto e comprende tutta l’opera del grande maestro del fotogiornalismo italiano, Federico Patellani. Racconta il paese nel dopoguerra, la ripresa economica, le industrie, la moda, il costume, la vita culturale.
Federico Patellani. L'aereo di acquapendente, Viterbo, 1945



Dalla collezione "Fondo Milano senza confini"; le opere comprese nel fondo sono state realizzate nell’ambito di un progetto di committenza della Provincia di Milano come completamento del progetto "Archivio dello spazio". Gli autori hanno preso in considerazione ogni aspetto dell’identità della città.
Manfred Willmann. Milano 38°, 1998



Dalla collezione "Archivio dello spazio", una raccolta di fotografie che offrono una articolata lettura del complesso territorio della provincia di Milano, nel quale convivono spesso, in modo contraddittorio, architetture di valore storico, costruzioni industriali, postindustriali e aree urbanizzate in via di trasformazione.
Andrea Abati. Stabilimento Galbani Melzo, 1994

domenica 8 gennaio 2012

Francesco Jodice

Francesco Jodice (cliccare per vedere il video)

In questo video Francesco Jodice ci presenta una delle sue opere:
"Cityteller", un trilogia filmica, tre opere dedicate rispettivamente a San Paolo, Aral e Dubai, in cui Francesco Jodice è lo storyteller.
Un progetto che racconta tre diverse storie, tre diversi fenomeni socio-urbani dei nostri giorni. 
Il video comincia con San Paolo e il fenomeno di cui Francesco vuole parlare è il concetto di auto-organizzazione.
Nel caso di Aral, invece, Jodice tratta la storia di una popolazione di pescatori che resiste al più grande disastro ambientale del pianeta.
Dubai, infine, è forse il video più dramamtico. E' anch'esso un racconto sociale e si concentra sul concetto di neoschiavismo.
I tre film sono di fatto un'unica opera con l'obiettivo di squarciare una sorta di velo di incosapevolezza, obiettivo che secondo Francesco dovrebbe essere comune a tutta l'arte contemporanea.

Guido Harari - 1° parte



In questo video Guido Harari si racconta.
Racconta delle sue esperienze e del suo passato. Si presenta come un amante dell'arte e dei musicisti in particolare, affezionato alle sue vecchie Nikon, considerate da lui un'estensione fisica e mentale.
Ci tiene a sottolineare come la fotografia non sia assolutamente un lavoro ma una passione. Per Guido è assolutamente fondamentale cercare di avvicinarsi ai soggetti come un "amico" per aiutarli ad esprimere la propria interiorità e rivelarsi per quello che sono veramente. Parole chiave per questo fotografo sono creatività, coinvolgimento, improvvisazione e innamoramento del soggetto fotografato.
Video interessante per conoscere un altro punto di vista riguardo la fotografia.

Guido Harari - 2° parte



In questa seconda parte del video Guido Harari ci presenta altri suoi lavori tra i quali una serie di scatti che ritraggono vari miti in chiave molto ironica in modo da non glorificare i personaggi. Vuole infatti rompere gli schemi e uscire dalla rigidità per raggiungere l'assolutà libertà d'espressione.
Come già accennato nella prima parte, Guido afferma di avere un debole per i musicisti. L'anno scorso arriva l'occasione di allestire una mostra in provincia di Brescia con le sue foto ritraenti i musicisti che lo hanno incuriosito di più con rimandi tra il passato e quello che si può fotografare con gli artisti di oggi.
Oggi cerca le sue risposte altrove, non più nella musica, ed è molto interessato al documentario.
In uno dei suoi ultimi lavori, infatti, alla macchina fotografica affianca una videocamera. Si tratta di un lavoro in Bangladesh, lavoro che gli ha permesso di trovarsi a contatto con nuove persone per le quali la macchina fotografica era fonte di interesse e curiosità, lavoro che recentemente si è trasformato in una mostra. 
A mio parere questo video è un ottimo modo per conoscere un altro protagonista della fotografia italiana.